Postura e pavimento pelvico - Giorgia Lucchi

Pavimento pelvico e postura

Pavimento pelvico, postura e respirazione sono collegati in modo quasi simbiotico, migliora la tua postura e respirerai meglio, respira meglio e migliorerai la tua postura. 

In entrambi i casi, il tuo pavimento pelvico ne trarrà giovamento!

Pronta a sperimentare insieme?

Cos’è la postura?

Prenditi un  attimo per osservare in che posizione si trovi il tuo corpo in questo momento. Questa è la tua postura: quando stai seduta, in piedi, in quadrupedia e perfino quando stai sdraiata, la postura ti segue come un’ombra e influenza tutto ciò che fai. 

E questo ha molto a che vedere con la salute del tuo pavimento pelvico! 

Nel post precedente del  blog ti ho spiegato che il pavimento pelvico lavora in collaborazione con diaframma, multifido, quadrato dei lombi e trasverso dell’addome. È il nostro “core”, il corsetto addominale di cui potresti aver sentito parlare durante le lezioni di Pilates e yoga.

Idealmente tutti questi muscoli lavorano in sinergia per garantire forza, sostegno e stabilità alla colonna vertebrale e agli organi interni, ma una postura scorretta può causare uno squilibrio, aumentando la pressione sul pavimento pelvico e costringendolo a lavorare più di quanto si sia evoluto per fare. Ciò, alla lunga, potrebbe contribuire a difficoltà di contenzione.

Ne consegue che ha senso lavorare su tutti i muscoli del core per impedire questo tipo di problematiche.

Una postura corretta contribuisce a mantenere e sostenere il pavimento pelvico. Quando il bacino è in posizione corretta, la muscolatura del pavimento pelvico può mantenere le sue lunghezze fisiologiche e fornire una contenzione più efficace.

Sperimentiamo la postura corretta del bacino da sedute.

Benché non concordi con chi afferma che stare sedute troppo a lungo nuoccia alla nostra salute tanto quanto fumare, resta vero che trascorriamo una parte considerevole delle nostre giornate (e quindi della nostra vita!) sedute, quando invece ci siamo evolute per muoverci e camminare.

Se a questo aggiungiamo che spesso, purtroppo, assumiamo una postura scorretta mentre stiamo sedute su sedie, poltrone e divani, è facile arguire che le conseguenze per il nostro corpo e, nella fattispecie, per il pavimento pelvico, possono essere negative.

Oltre a proporti di sgranchirti ogni volta che puoi alzandoti, saltellando, facendo le scale o quattro passi, mi sembra abbia senso partire proprio dalla posizione seduta per la nostra esplorazione della postura.

D-ischi volanti?

Hai già sentito parlare degli ischi?

Le tuberosità ischiatiche, ischi per gli amici, costituiscono la parte inferiore dell’osso iliaco, la parte ossea su cui si appoggia il corpo quando stiamo sedute.

Se non hai la benché minima idea di dove si trovino, siediti su una superficie abbastanza dura e dimena un po’ il bacino a destra e sinistra. Le due “punte” che sentirai sotto di te a contatto con il sedile sono gli ischi.

Ehilà, bentrovati, ischi!

Partendo proprio da lì, senti la colonna vertebrale, la “prosecuzione” del bacino, allungarsi verso l’alto, come se un filo partisse dagli ischi e risalisse lungo la colonna (un po’ come la Kundalini) fino ad arrivare alla sommità della testa per poi proseguire verso il cielo.

La colonna si allunga, ma resta morbida, non si irrigidisce; il nostro corpo ha bisogno di forza e flessibilità allo stesso tempo.

C’è altro?

Il bacino non è collegato solo alla colonna vertebrale, ma anche agli arti inferiori. La postura, dunque è in relazione altresì alla posizione degli arti inferiori e delle estremità inferiori, i piedi, anche in virtù di un collegamento miofasciale che va da pianta del piede e alluce, agli adduttori e alla pelvi (per poi risalire lungo retto dell’addome, diaframma e collo fino alla lingua).

Nel video ti mostro come sederti mantenendo bacino e arti inferiori allineati in modo da consentire al pavimento pelvico di svolgere al meglio la sua funzione.

E le altre posizioni?

La postura ci segue anche quando stiamo in piedi, supine, sul fianco, in quadrupedia. In tutte queste posizioni è possibile assumere una postura che consenta di mantenere la colonna vertebrale e tutti gli altri segmenti corporei in una posizione ideale per lavorare in modo fluido e funzionale e favorire l’attivazione corretta del pavimento pelvico e la respirazione.

Nel video passiamo dalla posizione seduta alla quadrupedia, poi ci mettiamo supine e, infine, in piedi. Per lavorare a terra restando comoda, usa un tappetino, oppure un tappeto o un asciugamano morbido.

Poi?

Nel prossimo post ti parlerò dell’altro elemento fondamentale per la salute del pavimento pelvico: la respirazione.

A presto!

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Giorgia Lucchi
info@giorgialucchi.com

Insegno Pilates e Menopause Yoga, sono counselor a mediazione corporea, trainer di bioenergetica e facilitatrice in mindfulness.