Pavimento pelvico (un po’ di anatomia)

Il pavimento pelvico è la parte del nostro corpo che poggia sul sellino quando andiamo in bicicletta. Si trova alla base del bacino, una sorta di amaca costituita da strati di muscoli, legamenti e tessuto connettivo. Sostiene gli organi pelvici (utero, vescica e retto), controlla il passaggio di urina, gas e movimenti intestinali, contribuisce al mantenimento di una postura funzionale e alla capacità di provare piacere durante i rapporti sessuali.

Esternamente è delimitato da pube, coccige e dalle due tuberosità ischiatiche (quelle che durante le mie lezioni di Pilates chiamo: “ischi”).

Lavora in collaborazione con altri muscoli: diaframma respiratorio, multifido e trasverso dell’addome.

Questi muscoli costituiscono il celeberrimo (si fa per dire) corsetto addominale e, lavorando insieme, garantiscono forza, sostegno e stabilità a colonna vertebrale e organi interni.

Il pavimento pelvico è una parte del corpo della quale purtroppo si parla troppo poco in generale. Oltre a essere collegato a minzione e defecazione, è un punto strategico per la nostra sessualità, pertanto pudori e tabù  a riguardo si sprecano. Peggio ancora se viene associato ai cambiamenti che avvengono con peri / menopausa.

Un tabù nel tabù.

Cosa succede al pavimento pelvico in peri / menopausa?

Tra tutti i cambiamenti cui andiamo incontro durante la peri / menopausa, fra i più fastidiosi e spesso più imbarazzanti di cui parlare ci sono quelli che riguardano il pavimento pelvico.

Gli estrogeni hanno un ruolo fondamentale per l’integrità  dei tessuti che costituiscono il nostro pavimento pelvico. Va da sé che, quando cominciano a oscillare in perimenopausa, il pavimento pelvico ne soffre.

Livelli più bassi di estrogeni sono legati a una produzione inferiore di collagene ed elastina e a una diminuzione dell’irrorazione sanguigna, quindi minore tono, elasticità e sostegno in questa parte del nostro corpo.

Come se ciò non bastasse, anche l’invecchiamento ha un impatto negativo per la produzione di collagene e la massa muscolare.

Gravidanza, parto, sovrappeso e costipazione sono altri fattori che, col tempo, possono indebolire questa parte del corpo, che perde forza ed elasticità.

Quali sono le conseguenze?

Può capitare che chi prima aveva un pavimento pelvico del tutto sano, si ritrovi a soffrire di

• Incontinenza da stress, perdite di pipì quando starnutiamo, ridiamo o tossiamo, oppure correndo o saltando
• Incontinenza da urgenza, la necessità di andare in bagno più spesso. Hai presente quando la pipì comincia a scapparti furiosamente appena infili la chiave nella serratura della porta di casa?
• Incontinenza fecale, di questa si parla davvero pochissimo!
• Prolasso (di vescica, vagina o retto)
• Perdita di sensibilità, che potrebbe rendere più difficile raggiungere l’orgasmo e ridurne l’intensità

Si calcola che più del 50% delle donne in menopausa soffra di qualche forma di incontinenza. Sfortunatamente, meno del 50% delle donne che ha perdite di pipì almeno una volta la settimana si rivolge a uno specialista!

Le conseguenze della menopausa sul pavimento pelvico possono essere diffuse, ma non significa che debbano essere considerate normali e inevitabili e, in quanto tali, sopportate per il resto della nostra vita.

Gli effetti della menopausa per il pavimento pelvico possono creare imbarazzo e influire negativamente sulla qualità della vita e l’autostima di una donna aumentando ansia e incertezza, che spesso già accompagnano questa fase della vita.

Inoltre, quanto succede al pavimento pelvico in peri / menopausa può portare le donne ad allontanarsi dall’attività fisica proprio quando è più importante per la nostra salute psicofisica. Da questo momento in poi, infatti, i rischi per la nostra salute cardiovascolare e ossea (hai presente osteopenia e osteoporosi?), diabete e depressione aumentano.

E quindi?

Nel prossimo articolo vedremo (e proveremo!)  insieme qualche esercizio di tonificazione e rilassamento, che ti aiuterà a prenderti cura del tuo pavimento pelvico.

A presto!